IN COSA CONSISTE IL MASSAGGIO AYURVEDICO?​

L’Ayurveda, come “scienza della lunga vita”, nasce nel continente indiano dalla fusione di antichissime conoscenze risalenti al periodo neolitico e a quello successivo, confluite poi nella cultura vedica portata dai popoli Ariani.

L’Ayurveda si propone di realizzare l’unione della salute fisica, emotiva e spirituale della persona.

In questa dottrina medica la salute non è vista come un’assenza di malanni, quanto piuttosto come uno stato di armonia costante e persistente benessere che si realizzano a loro volta attraverso l’equilibrio delle tre sfere che compongono l’individuo: quella fisica, quella emotiva-mentale e quella spirituale; questo è ciò che l’Ayurveda identifica come swasthya, “essere radicato”.

Se tre sono le componenti fondamentali della persona, nello stesso numero la scienza vedica individua gli aspetti fondamentali dell’energia-materia in cui gli elementi (aria, acqua, terra, fuoco, etere) alla base di tutto ciò che esiste nell’universo (macrocosmo) e nell’uomo (microcosmo) si organizzano: i dosha.

Nella persona, i dosha danno origine a tre tipologie – dette anche costituzioni – fondamentali che sono l’oggetto di studio di tale antica disciplina.

In particolare, l’obbiettivo è come mantenere l’ equilibrio fra i dosha – vata, pitta e kapha – e tra essi e l’ambiente esterno.

Per arrivare a questo risultato, l’Ayurveda si avvale di pratiche interne, come ad esempio l’alimentazione, lo stile di vita, ecc. …; ed esterne, quali l’esercizio fisico, l’applicazione di oli medicati, nonché l’unzione e il massaggio vero e proprio.

Quest’ultimo, pur non essendo stato codificato, si attiene ai principi ayurvedici ponendo come primo obbiettivo la riduzione del dosha in eccesso per un effetto riequilibrante sull’intera costituzione.

Secondo questa dottrina, ciò è possibile solamente attraverso una prima fase di profonda depurazione dalle tossine, prodotte dallo squilibrio stesso dei dosha così come dall’ambiente esterno, che nell’organismo finiscono per accumularsi senza più che questo riesca ad eliminarle efficacemente.

Ecco perché tra le varie manovre utilizzate nel mardana (massaggio ayurvedico) per riportare in equilibrio le tre energie fondamentali, particolare importanza avranno anche quelle che favoriscono il drenaggio circolatorio per un più efficace smaltimento delle scorie verso i principali distretti linfatici corporei.

Questo tipo di massaggio si avvale anche dei benefici apportati dai diversi oli di base con cui viene eseguito, così come delle importanti proprietà degli oli essenziali che in essi possono essere miscelati.

L’effetto generale di questo tipo di massaggio vuole essere perciò quello di un diffuso benessere psico-fisico, con l’obbiettivo di favorire ed incrementare l’unione tra la sfera fisica e quella spirituale della persona ottenendo così un maggior radicamento nel qui e ora; ciò anche attraverso il ripristino di una corretta circolazione corporea – energetica, circolatoria e linfatica – per la ri-armonizzazione dei dosha in eccesso, al fine di acquisire maggior serenità, conoscenza e padronanza di sé; incrementare la longevità e prevenire i processi d’invecchiamento.